Martedì 10 aprile il Lucca Film Festival ha visto protagonista il fotografo e regista olandese Anton Corbijn.

Durante la mattinata, la proiezione di “Control” (film su Ian Curtis, voce dei Joy Division) presso il Teatro Centrale è stata seguita da una masterclass moderata da Alessandro Romanini ed Enrico Stefanelli nel corso della quale Corbijn ha raccontato del suo esordio nel mondo dell’arte, ha parlato dei suoi progetti presenti e futuri e ha sottolineato come fotografia, cinema e musica si siano intrecciati durante tutta la sua carriera. Riguardo alla sua vasta produzione di videoclip musicali, in particolare, ha evidenziato come – inizialmente incalzato da quelle stesse band che aveva ritratto – si sia sentito quasi in dovere di cercare di tradurre le emozioni del suono in elementi visivi, rendendo in tal modo giustizia alla buona musica in circolazione, spesso carente in fatto di immagine.

L’evento serale ha avuto luogo presso il Cinema Astra, al quale il Maestro è arrivato passando sul red carpet di Piazza Del Giglio e concedendosi ai fotografi e ai fan accorsi per un selfie e un autografo. Una volta in sala, Corbijn ha introdotto la pellicola “Life”, incentrata sul rapporto tra l’ambizioso fotografo Dennis Stock e la stella nascente James Dean, e ha ricevuto il Premio alla Carriera del Festival. Meravigliato di tale riconoscimento, ha ironicamente confessato di non essere molto prolifico e di aver in fondo dato vita a soli quattro film… probabilmente il premio gli è stato conferito per le sue svariate collaborazioni con artisti del calibro di David Sylvian, Joy Division, Depeche Mode, U2, Coldplay, Nick Cave and the Bad Seeds, Nirvana, Johnny Cash, Red Hot Chili Peppers, solo per citarne alcuni. E con quali fantastici risultati, mi sento di aggiungere!